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venerdì 14 maggio 2010

"Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene" (D. Diderot) - Clab: da ventinove anni un valido supporto per la società bolzanina.

Ancor prima che venisse promulgata la legge provinciale che istituiva i centri sociali per soggetti portatori di handicap e quindi i laboratori protetti (30 giugno 1983, n. 20), la Clab (nata nel 1981 con il nome di Cooperativa Lavoro Anziani Bolzano) stava dimostrando lungimiranza e attenzione nei confronti delle persone socialmente in difficoltà e quelle diversamente abili.

A oggi la Clab (il cui nome è nel frattempo cambiato in Società cooperativa sociale laboratori protetti Bolzano onlus) vanta cinque diversi laboratori protetti, con molti progetti all'attivo. La sua forza risiede nel gruppo, nelle persone che mettono al servizio degli altri il proprio lavoro e che credono che il mondo possa essere ancora interpretato e cambiato. Molti collaboratori sono cresciuti professionalmente all'interno della cooperativa e hanno contribuito alla sua evoluzione, sempre nella convinzione che i sogni e i bisogni di ciascun essere umano vadano rispettati.

Non appena vi si mette piede (in viale Druso 64), ci si accorge di quale cura venga prestata agli utenti. C'è chi, immerso nella propria attività, resta in silenzio e chi chiacchiera con i colleghi, tutti in un clima che si percepisce sereno e rilassato.

Ogni anno vengono introdotte nei diversi laboratori di reinserimento lavorativo circa 25 persone: per loro viene avviato un differente progetto, concordato con i servizi invianti e l'ufficio del lavoro. Il percorso è anch'esso diverso a seconda dell'utente: c'è chi decide di trovarsi presto un'altra occupazione, in un'altra azienda e chi invece rimane a lavorare presso la stessa Clab.

Le buone idee vengono generalmente concretizzate ma, se accantonate, restano come memoria storica e come incubatore di nuovi progetti. Altrettanto vale per il guadagno economico: quanto la cooperativa ricava viene reinvestito al suo interno, per permettere ulteriori sviluppi creativi.

La Clab, "guidata" da Rocco Maurizio Moretti, è composta innanzitutto dal Clabags (2003), un laboratorio di sartoria, dove vengono realizzate artigianalmente borse e accessori di alta moda, anche in collaborazione con artisti locali; poi c'è il Kartoclab: il settore della cartotecnica artigianale, in cui vengono prodotte scatole, album, biglietti augurali e inviti, carte con applicazioni, il tutto nel massimo rispetto dell'ambiente e riutilizzando il più possibile ritagli di carta e stoffa. Entrambi i laboratori sono sotto la supervisione di Massimo Eccli, con la collaborazione di Patrizia Dall'Asta.
E ancora, il laboratorio protetto di legatoria (1985) nel quale sono impegnati attivamente e con entusiasmo molti degli utenti della cooperativa, sotto la guida esperta di Giorgio Recla e l'ausilio di Luciana Benetti, Franco Moretti e Marco. La legatoria, occupandosi dalla stampa alla rilegatura di ogni tipo di testo, fornisce materiale a enti pubblici, biblioteche, ordini professionali, scuole, ditte private, professionisti.
Poi c'è il Clab Graphic (1992) di cui è responsabile Francesca Peruz (che è anche la vicepresidente della cooperativa), insieme a Eva Giorgi. Questo laboratorio, il secondo in termini di importanza all'interno della cooperativa, ha curato la veste grafica di molti opuscoli* pubblicati per conto della Provincia. Un esempio, tra i più rappresentativi, consiste nel trimestrale Infocoop della Legacoopbund.
Infine la Clab Editrice (1992), orgogliosa dei suoi 10 titoli pubblicati e de "il Giornale dei Club", un progetto innovativo che fornisce informazioni sull'attività culturale della Provincia. Quest'ultima esperienza non può ancora dirsi conclusa, anche se è in momentaneo stand-by.

Nel passaggio di testimone tra il gruppo di soci fondatori e i successivi soci e collaboratori e soprattutto col mutare dei tempi e delle esigenze degli utenti, la cooperativa ha cambiato alcuni dei suoi connotati. Con flessibilità e coerenza la Clab ha avviato, condotto, trasformato e talvolta interrotto alcuni progetti. Nel 1983 ad esempio nacque in via Sarnesi una mensa sociale capace di offrire al contempo servizio di mensa e servizio pasti a domicilio, nonché un'opportunità di occupazione per molte persone. Per merito di chi l'ha saputa gestire e far crescere al meglio, la Mensa Clab è diventata nel 2001 una nuova cooperativa. Oggi viene gestita dalla Cooperativa Clab in convenzione con l'Azienda Servizi Sociali e risiede in via Perathoner 8, all'interno del parco di fronte alla Stazione Ferroviaria di Bolzano. Offre pasti dalle 11.30 alle 13.30 e dalle ore 18.00 alle ore 19.30, dal lunedì al sabato (tel. 0471 975590).
A riprova dell'intraprendenza e della capacità di elaborare esperienze che stiano al passo coi tempi, si possono citare anche due progetti nati nel 1995 e ora conclusi. Si tratta del settore di riabilitazione equestre (ippoterapia) e del Cish (Centro informazione settore handicap), una banca dati sugli ausili per disabili in collaborazione con il Don Gnocchi di Milano.

La certificazione di qualità Iso 9001/Uni En Iso 9001:2000 per "servizi di legatoria, grafica ed attività sartoriali finalizzate all'educazione socio-assitenziale e al reinserimento lavorativo di persone svantaggiate" ottenuta dalla Clab nel 2004, è un'ulteriore dimostrazione di come nulla sia lasciato al caso e del fatto che ogni creazione venga sottoposta a un preciso controllo di qualità.
Sono state molte le persone che ne hanno pubblicamente apprezzato i prodotti: ad esempio il professore Walter Lorenz, rettore della Libera università di Bolzano. Nel 2009, infatti, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, Lorenz aveva espressamente chiesto che le decorazioni, i portafortuna e i gioielli realizzati venissero venduti al pubblico ed aveva affidato alla legatoria Clab la stampa della guida allo studente.

Se intendete prendere visione o toccare con mano i prodotti dei laboratori Clab, magari se siete in prossimità di un'occasione speciale, potete recarvi direttamente nella sede centrale, in via Druso 64, oppure nel negozio "Sozialart"**, in piazza Vittoria 3, oppure consultare internet (ad esempio a questo indirizzo).

Buoni acquisti a tutti voi.





Società cooperativa sociale
laboratori protetti Bolzano
Sozialgenossenschaft, geschützte
Werkstätten Bozen onlus

I - 39100 Bolzano Bozen
viale Druso 64 Drususallee
Tel. 0471 930996-921130



Edificio Clab - Foto di Twit3Edificio interno Clab - Foto di Twit3Scatole decorate - Foto di Twit3Collane - Foto di Twit3


* Alcuni altri lavori del Clab Graphic:
www.sozialbetrieb.bz.it/documenti/ass_diur_i.pdf
www.legacoopbund.coop/uploads/media/Infocoop23_08.pdf
www.monitorprofessioni.it/bdrp/newsletter.pdf
www.provincia.bz.it/politiche-sociali/download/Affidamento_familiare_di_minori.

** Il 2 dicembre 2008 venne inaugurato "Sozialart". Nasceva da un network di cooperative: il "Progetto Donna" della Elios che gestisce il negozio e un laboratorio di ceramica, la Cartotecnica della Clab, la Serigrafia della Oasis, i laboratori occupazionali di Ambra a Casa Basaglia e il Laboratorio di lavorazione del vetro della Kaleidos.

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