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venerdì 14 maggio 2010

Marco: "nel cambiare lavoro ho fatto un salto di qualità..."

Marco - Foto di Twit3Abbiamo avuto modo di parlare anche con Marco, che ha gentilmente interrotto per qualche minuto il suo lavoro in legatoria.
Dal 1985, anno in cui è nato il laboratorio protetto in questo settore, ne è stata fatta molta di strada.
Ad oggi infatti la Clab è la più grande legatoria artigianale di Bolzano e vanta clienti importanti, pubblici e privati,biblioteche e scuole, ai quali fornisce servizi disparati, dalla fotocopia alla rilegatura di ogni tipo di volume(ivi compresi le tesi di laurea).

Da quanto tempo sei in questa cooperativa e come sei arrivato qui?
Sono qui da quattro mesi ma mi sono sempre occupato del sociale, anche se in un altro ambito: prima infatti mi occupavo di alcool-dipendenze e tossico-dipendenze.
Devo dire che nel cambiare lavoro ho fatto un salto di qualità. Per ora sto imparando le basi del mestiere perché è ovvio che quattro mesi non siano sufficienti a dare una preparazione professionale adeguata. Nulla di preoccupante, anzi una bella avventura, uno stimolo ad andare avanti... si ridà una bella spolverata a tutto quanto... quindi benissimo!

Sappiamo che la cooperativa ha una particolare attenzione nei confronti degli indivitui, tanto da realizzare progetti diversificati a seconda dell'utente. Chi si occupa di legatoria tra gli utenti? Ci sono persone che hanno maggiori potenzialità?
Le persone che ho incontrato qui, con disagi psichici o con sindrome di Down, sono in grado di seguire, chi più chi meno, tutte le varie fasi di lavorazione. Le difficolta oggettive ci sono per molti, tuttavia anche chi ha dei grossi limiti possiede particolarità, capacità e competenze che possono dare un contributo alla produzione. La nostra sfida è valorizzare le doti di ciascuno. Ma l'apporto degli utenti della Clab al mio lavoro è soprattutto umano: mi ritengo veramente soddisfatto.

In questi quattro mesi hai realizzato qualcosa della quale va particolarmente fiero?
Dal punto di vista umano o artigianale?

Entrambi.
Da un punto di vista sociale posso dire che ho trovato un'immediata accoglienza da parte dei ragazzi e questo mi riempie quotidianamente di calore.
Da un punto di vista artigianale mi rende orgoglioso il fatto di aver consegnato ai clienti lavori che li hanno pienamente soddisfatti.

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